La motonave Galeb - un rappresentativo monumento culturale protetto, diventa un museo la cui collezione corrisponderà alla linea programmatica "L’età del potere" nell’ambito del progetto Fiume Capitale europea della cultura 2020, che si occupa di una revisione critica di tutti i totalitarismi che hanno lasciato il segno a Fiume.

La valorizzazione turistica dei monumenti rappresentativi del patrimonio industriale di Fiume è un progetto triennale attuato dalla Città di Fiume, in collaborazione con l’Università degli studi di Fiume e l’Ente per il turismo della città di Fiume. Il programma viene attuato attraverso la ristrutturazione e la messa in funzione di due monumenti culturali rappresentativi protetti: la motonave Galeb e il Palazzo dello Zuccherificio, nell’ambito dell’ex complesso industriale Rikard Benčić.

Per il restauro della motonave Galeb e il Palazzo barocco dell’edificio amministrativo dell’ex Zuccherificio, l’importo di 69 milioni di kune a fondo perduto è stato stanziato a favore della Città di Fiume in un bando di gara dai fondi dell’EU.

Informazioni sulla motonave “Galeb”

La motonave “Galeb” è stata acquistata dalla Città di Fiume in un’asta pubblica a causa del fatto che era un protetto bene culturale della Repubblica di Croazia e anche una nave di storia interessante e turbolenta collegata a Fiume. Con un decreto emanato dall’Amministrazione per la tutela del patrimonio culturale in seno al Ministero della Cultura della Repubblica di Croazia, il 10 ottobre 2006, la motonave “Galeb” è stata proclamata bene culturale.

Scopo dell’oggetto

L’allestimento permanente e allestimenti occasionali a bordo della nave Galeb soni stati concepiti in modo tale da risultare interessanti per un vasto pubblico e tutte le fasce d’età. L’allestimento permanente riguarda la nave stessa e tutti i reperti originali che di essa sono stati conservati. L’intervento dei designer e dei curatori della mostra in questo spazio è concentrato sulla presentazione e sulla conservazione del valore simbolico della nave.

Al termine della ricostruzione e dell’equipaggiamento, su progetto elaborato dall’azienda Marine and Energy Solution DIV, la nave Galeb sarà principalmente in funzione della cultura, oltre agli spazi dedicati all’allestimento permanente, la nave ospiterà allestimenti occasionali, un cinema e spazi per vari laboratori creativi. Alcuni locali a bordo della nave Galeb avranno una funzione commerciale, quindi la nave avrà un ostello, un ristorante / bar e un negozio di souvenir.

Oltre alle infrastrutture navali, l’allestimento permanente sarà arricchito da mostre volte a mostrare la dinamica storia della nave Galeb e della città di Fiume. Il progetto prevede che la nave rimanga ormeggiata nel porto di Fiume e che i suoi ricchi contenuti si adatteranno alle tendenze culturali e artistiche nella città di Fiume. Realizzando il progetto, la nave diventerà un’attrazione turistica di carattere culturale. L’inaugurazione della nave come nuovo contenuto culturale e turistico incoraggerà la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore culturale.

Durata del progetto: 1 giugno 2017 – 1 giugno 2020

Valore dell’investimento: 38.543.243,81 kune

Co-finanziato da fondi UE: 85%

Valore dell’investimento dopo la gara, IVA inclusa: 58.572.773,64

Appaltatore: Dalmont, Kraljevica

Il 29 novembre 2019 è stato firmato il contratto per l’esecuzione dei lavori

Prevista scadenza per i lavori: gennaio 2023

Grazie al progetto della trasformazione della nave in nave / museo, la nave sarà interamente conservata e verrà mantenuto anche il carattere fondamentale del suo spazio.

L’idea è quindi quella di trasformare la nave Galeb in un museo che offrirà ai visitatori una storia sul regime e sul tempo che la nave simboleggia ancora oggi, non solo nel contesto dell’ex Jugoslavia, ma anche molto più ampiamente, e anche racconta la storia marittima in quanto la nave Galeb è eccezionalmente interessante in questo senso. Inoltre, la nave avrà capacità ricettive e ristorative, occupando una superficie inferiore rispetto agli spazi museali. Vale a dire, si prevede che il museo e i locali pubblici occuperanno circa 4000 metri quadrati della nave, mentre le capacità ricettive e ristorative solo 1000 metri quadrati.

La nave sarà un museo che, tematizzando la propria storia, parlerà senza idolatria di tutti i totalitarismi che Fiume ha attraversato.

Il programma museale corrisponderà alla linea programmatica “L’età del potere” nell’ambito del progetto Fiume Capitale europea della cultura 2020, che si occupa di una revisione critica di tutti i totalitarismi che hanno lasciato il segno a Fiume. La nave Galeb verrà ormeggiata al Molo longo.

La maggior parte dei ponti della nave saranno spazi pubblici destinati ai cittadini, indipendentemente dal fatto se entrino nel museo, è prevista inoltre la ristrutturazione degli spazi che verranno utilizzati da associazioni fiumane. Le capacità ricettive e ristorative verranno affidate in concessione.

Il museo sarà gestito dal Museo Civico di Fiume. L’allestimento permanente e allestimenti occasionali a bordo della nave Galeb sono stati concepiti in modo tale da risultare interessanti per un vasto pubblico e tutte le fasce d’età. Gli autori dell’allestimento permanente sono dipendenti del Museo civico di Fiume Nataša Babić ed Ema Makarun, mentre lo storico Tvrtko Jakovina è impegnato come collaboratore per l’allestimento permanente, il cui design firma la pluripremiata designer Nikolina Jelavić Mitrović. I temi fondamentali dell’allestimento permanente saranno mostrati e illustrati con oggetti originali, fotografie e contenuti multimediali per i quali i materiali video sono realizzati dalla premiata regista Mila Turajlić.

Essendo la nave patrimonio culturale, il Dipartimento per la Conservazione di Fiume ha richiesto che alcuni spazi fossero lasciati nelle condizioni originali, con la necessaria ricostruzione e restauro secondo la documentazione archivistica, con il permesso di collocare negli spazi interni ed esterni protetti elementi non invasivi che descriveranno la funzione e la storia della nave.

Il patrimonio museale includerà tutte le attrezzature esistenti della nave, i materiali illustrativi esistenti, come materiali fotografici e video, copie della documentazione relativa alla costruzione e alla storia della nave, archivi di articoli, libri e altri supplementi testuali relativi alla nave Galeb. I visitatori che una volta hanno soggiornato o lavorato a bordo, potranno lasciare un video delle loro esperienze, donare documentazione e reperti.

La collezione conterrà una serie di contenuti e domande interattive, e i ponti aperti ripristineranno il loro antico splendore grazie al rinnovamento del pavimento in legno di teak, l’illuminazione e tende, con moderne aggiunte museologiche.

La nave / museo sarà adattata in modo tale da consentire e rendere sicuro l’accesso anche alle persone disabili, cieche o ipovedenti, la cui circolazione verrà facilitata da appositi nastri. Inoltre, nell’ambito della mostra permanente sono provisti dei punti in cui verranno installate delle targhe didascaliche braille, dei punti d’ascolto e targhe in rilievo con illustrazioni e oggetti che possono essere toccati.

I visitatori potranno vedere le parti residenziali più lussuose, completamente restaurate, come l’appartamento di Tito e Jovanka, il salone comune, gli appartamenti per gli ospiti, il salone principale, la sala da pranzo e l’ampio salone per gli ospiti, lo spogliatoio e le camere da letto. Sono previsti anche contenuti interattivi a bordo, in modo che nell’ex sala da pranzo per gli ospiti verrà proiettata la cena con protagonisti personaggi un tempo famosi che hanno soggiornato a bordo.

La nave Galeb ha una lunga storia e il suo restauro in museo sarebbe il suo quarto scopo. La nave originariamente chiamata “Ramb III” fu costruita e varata nel 1938 presso i cantieri Ansaldo di Genova, in Italia, funzionando come nave da trasporto. All’inizio della seconda guerra mondiale, la nave venne convertita in una nave da guerra, prima come incrociatore da battaglia ausiliario. In seguito alla capitolazione dell’Italia, la nave fu catturata dai tedeschi e rinominata in Kiebitz e convertita in posamine. Nel 1944, la nave posò oltre 5mila mine nel Quarnero e nell’Alto Adriatico. Il 5 novembre 1944, la nave venne affondata nel porto di Fiume colpita nei bombardamenti alleati. È stata recuperata dal fondo marino nel 1947 dalla compagnia Brodospas di Spalato. Dopo la ricostruzione presso il cantiere navale ‘Scoglio Olivi’ di Pola, la nave prese il nome di Galeb ed è diventata la nave scuola della Marina militare jugoslava. Nel 1953 la nave divenne l’unità navale di rappresentanza di Tito. La disposizione delle stanze e delle attrezzature è stata adattata a questo scopo.

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