Il vostro ricordo può essere temporaneamente o permanentemente parte di un allestimento museale in Croazia

Oggetti, fotografie, ricordi vividi: tutto va preso in considerazione e l’Invito riguarda i cittadini di tutti i paesi che sono stati associati a questa nave nel corso della sua ricca storia.

Il Museo civico di Fiume (Croazia) ha inoltrato l’invito pubblico ai propri cittadini, ma anche ai cittadini italiani, tedeschi, austriaci, britannici e di altri paesi ad aderire all’ultima fase di preparazione dell’allestimento museale dedicato alla nave leggendaria Galeb, che in altri paesi è anche nota sotto altri nomi.

L’invito è stato pubblicato sul sito web del Museo civico di Fiume, sul sito web della Città di Fiume e sul sito web dell’Ente per il Turismo della Città di Fiume e riguarda tutti coloro che possiedono e desiderano condividere oggetti, foto, video o semplicemente ricordi vividi della nave Ramb III, Kiebitz e Galeb con il vasto pubblico. Questi sono i tre nomi sotto cui questa nave navigava nella sua lunga e ricca storia. Il Museo civico di Fiume raccoglie in prestito o uso permanente ricordi fisici, ma anche quegli immateriali, disponibili nelle testimonianze della gente legata alla nave in vari modi. Vengono presi in considerazione vari oggetti, ma anche storie umane che possono riguardare tutti i periodi di vita della nave.

Tutti gli interessati possono rispondere al bando tramite il modulo online sul sito www.rijeka.hr  o tramite l’indirizzo di posta elettronica info@muzej-rijeka.hr, o il numero di telefono: +385 51 351 092

Il restauro della nave Galeb è finanziato con fondi europei come parte integrante del progetto “Valorizzazione turistica dei monumenti rappresentativi del patrimonio industriale di Fiume“.

La nave è attualmente in fase di restauro presso il cantiere Dalmont, a Kraljevica (Porto Re), una piccola cittadina della costa nord adriatica. La maggior parte dei mobili della nave è stata restaurata e i mobili attendono il ritorno nei vani originali dove un volta si trovavano. Allo stesso tempo, il Museo civico di Fiume, in collaborazione con la pluripremiata designer croata Nikolina Jelavić Mitrović, sta preparando l’allestimento museale permanente che mostrerà la ricca e incredibilmente interessante storia europea e mondiale di questa nave.

Tre nomi e tre ruoli di una nave

La nave Galeb è meglio conosciuta al vasto pubblico come la residenza marittima dell’ex presidente jugoslavo Josip Broz Tito, che viaggiava a bordo della nave per il mondo facendo visite ai paesi membri del Movimento dei non allineati. Tuttavia, questa nave ha una storia che va oltre. Fu costruita in Italia come nave da trasporto, poi divenne nave da guerra e poi posamine tedesca. È stata gravemente danneggiata due volte, ma è stata salvata entrambe le volte. Era la nave di Tito, e dopo lo smembramento della Jugoslavia fu venduta ad un armatore greco che voleva trasformarla in uno yacht ma per difficoltà finanziarie non ci riuscì. Questa nave ha trovato il suo ultimo rifugio a Fiume, dove diventerà la prima nave – museo croata. Vi ricordiamo che nel 2020 Fiume è stata Capitale europea della cultura.

Sotto il nome di Ramb III, questa nave è stata costruita e varata nel 1938 presso il cantiere navale Ansaldo di Genova. Il ruolo della nave allora era destinato al trasporto. La nave doveva trasportare la frutta del sud in Europa e per questo scopo la sua costruzione fu commissionata dalla società italiana Regia Azienda Monopoli Banana (RAMB). Era la terza di un totale di quattro navi di questa compagnia.

Ma subito dopo il varo, all’inizio della seconda guerra mondiale, la nave Ramb III venne trasformata in incrociatore ausiliario della Marina Militare Italiana e trasportava viveri per i soldati italiani in Africa. In uno di quei viaggi, nel 1941 nel porto libico di Bengasi, fu speronata da un siluro del sommergibile britannico Triumph e fu quasi affondata. Grazie alla destrezza e all’abilità del capitano italiano e dell’equipaggio, la nave è stata comunque salvata in modo tale che da Bengasi alla Sicilia ha percorso 900 miglia di mare a marcia indietro dopo di che è stata rimorchiata per i lavori di ripristino al cantiere navale San Rocco (San Marco), vicino a Trieste.

Dopo la capitolazione dell’Italia nel 1943, la nave fu catturata dalla marina tedesca e convertita in posamine montando rotaie posamine ed è stata battezzata: Kiebitz. Quale posamine, ha posato più di 5.000 mine nell’Adriatico settentrionale. Nel novembre 1944, nel bombardamento del porto di Fiume, fu affondata dagli aerei alleati. Trascorse tre anni in fondo al porto, al termine della guerra, nel 1947, venne recuperata dai fondali dalla compagnia Brodospas di Spalato.

La nave è stata poi rimorchiata al cantiere navale Scoglio Olivi di Pola, dove è stata smontata e rimontata e completamente ricostruita. Con il nuovo nome – Galeb – venne utilizzata come nave scuola della marina jugoslava. Ma deve la maggior parte della sua fama al fatto che è stata la residenza marittima dell’ex presidente jugoslavo Josip Broz Tito durante i suoi viaggi di stato. Divenne così un simbolo del ruolo jugoslavo nel Movimento dei non allineati. Durante il suo primo viaggio all’estero, la Galeb salpò nel 1953 per Londra. Quel viaggio fu anche un segno della svolta politica della Jugoslavia verso l’Occidente dopo l’allontanamento da Stalin e dall’Unione Sovietica. Londra, e l’incontro di Tito con Winston Churchill, furono seguiti da numerosi viaggi di stato in paesi dell’Asia e dell’Africa, il cui scopo era promuovere le idee e le politiche di non allineamento nel mondo colpito dalla divisione in blocco orientale e occidentale.

Dopo la morte di Tito, e dopo lo smembramento della Jugoslavia, negli anni ’90, la nave fu venduta ad un armatore greco. Egli voleva trasformare la nave in uno yacht, tuttavia, a causa di problemi finanziari, il progetto di ristrutturazione non ha mai preso vita. Il Ministero della Cultura della Repubblica di Croazia ha dichiarato la nave un bene culturale croato nel 2006, e poi la Città di Fiume l’ha acquistata con l’intenzione di convertirla nella prima nave – museo croata. Con l’adesione della Croazia all’Unione Europea, la nave Galeb è diventata parte integrante del progetto UE “Valorizzazione turistica dei monumenti rappresentativi del patrimonio industriale di Fiume”. Nel 2019 è stata rimorchiata al cantiere navale di Kraljevica, piccola cittadina della costa nord adriatica, dove è in corso la sua ricostruzione.

La quarta vita della nave Galeb sarà una vita museale. Così, dopo un passato turbolento, la attende un tranquillo approdo nel porto fiumano e visite di numerosi turisti. Attraverso l’allestimento museale racconterà la sua ricca storia, e l’Invito Pubblico inoltrato dal Museo civico di Fiume permette a tutti coloro che sono interessati di includere nella mostra museale parte dei propri ricordi che li legano a questa nave.

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