Con l’obiettivo di prevenire eventi alluvionali catastrofici, è stato concepito il progetto di miglioramento delle misure non edili di gestione del rischio di alluvioni nella Repubblica di Croazia, che unirà il Monitoraggio delle acque e il monitoraggio ecologico, le analisi e le soluzioni, pertanto per questo progetto è stato scelto l’acronimo VEPAR.

I partner progettuali sono l’Ente nazionale per le risorse idriche “Hrvatske vode” e l’Istituto idrometeorologico nazionale. La seconda conferenza annuale del “Progetto di miglioramento delle misure non edili di gestione del rischio di alluvioni nella Repubblica di Croazia – VEPAR” si è tenuta nei locali della municipalizzata ViK.

L’attuazione del progetto contribuirà a ridurre il rischio di inondazioni; sarà raggiunto un miglioramento nel monitoraggio, nelle analisi e nella ricerca di soluzioni ottimali per la gestione integrale e sostenibile delle acque, dell’ambiente idrico e dei rischi di alluvione; saranno forniti e sistematizzati i dati mancanti relativi ai bacini idrografici, ai corsi d’acqua e strutture idriche regolamentari e di protezione; sarà ammodernata e ampliata la rete delle stazioni di misurazione idrologiche; saranno migliorati i modelli di previsione; saranno sviluppati e migliorati studi sulla gestione del rischio di alluvioni; saranno acquistate le attrezzature necessarie per l’attuazione delle misure di protezione dalle alluvioni, saranno implementate misure di pubblicità e visibilità e il pubblico sarà istruito e informato.

VALENTIN DUJMOVIĆ, ELIZABETA KOS, BRANKA IVANČAN-PICEK, MARKO FILIPOVIĆ E ANDREJ MAROCHINI

Il direttore dell’Istituto idrometeorologico nazionale, Branka Ivančan-Picek, ha sottolineato che i fenomeni meteorologici e idrologici estremi non possono essere evitati, ma è necessario trovare il modo per affrontarli. “Dopo l’estrema siccità a cui abbiamo assistito quest’estate, è arrivato un periodo piovoso che alla fine ha causato una grave inondazione a Fiume con, purtroppo, una vita persa e ingenti danni materiali”. Proprio a causa delle condizioni meteorologiche estreme, è necessario creare un sistema di allertamento e protezione dalle inondazioni ancora più efficiente ed efficace, e questo è il compito principale del DHMZ, in qualità di partner in questo progetto”, ha affermato Ivančan-Picek.

Il vicedirettore generale dell’ente Hrvatske vode Valentin Dujmović ha sottolineato che, nell’ambito del progetto, verranno creati gli studi necessari e altri materiali che dovrebbero aiutare a previsioni meteorologiche più accurate, il che contribuirebbe a una protezione più efficace contro le inondazioni. “Il nostro strumento più forte nella lotta contro le inondazioni sono le previsioni di qualità, le misurazioni e le stazioni di misurazione. “Attualmente, più di 600 stazioni di misurazione sono state installate sui fiumi in Croazia, che ci forniranno informazioni di qualità in modo che possiamo prepararci in tempo e prevenire le conseguenze delle inondazioni”, ha affermato Dujmović.

Il sindaco di Fiume, Marko Filipović, ha sottolineato che i cambiamenti climatici sono una realtà, e ha anche menzionato la grande alluvione avvenuta a Fiume meno di un mese fa. Filipović ha evidenziato l’ottima collaborazione con l’ente “Hrvatski vode”.

lA 2A cONFERENZA SI è TENUTA NEI LOCALI DELLA MUNICIPALIZZATA vIk

Sono i nostri partner nel progetto “Miglioramento delle infrastrutture idriche e comunali sul territorio dell’agglomerazione urbana di Fiume” del valore di 2,2 miliardi di kune. L’importanza del progetto sta nel preservare l’approvvigionamento idrico e la nostra acqua fiumana, che dobbiamo proteggere e preservare per le generazioni future”, ha detto Filipović. Ha anche citato i risultati dello studio dell’Istituto regionale per l’assetto territoriale, che riguarda quelle unità di autogoverno locale che sono le più minacciate nella nostra regione per quanto riguarda i cambiamenti climatici. “Spero che questa conferenza ci fornisca anche nuove conoscenze in termini di difesa contro eventuali alluvioni in futuro”, ha concluso Filipović.

Il progetto VEPAR viene attuato nell’ambito del Programma Operativo Competitività e Coesione 2014 – 2020. Il valore del progetto, della durata prevista di quattro anni, è di 250 milioni di kune, di cui l’85% dei costi è finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale e il 15% dall’ente Hrvatske vode e dal DHMZ.

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