Nell’Aula consiliare della Città di Fiume si è tenuta la commemorazione per il generale di brigata Sergio Rabar, il primo comandante della 111a brigata di fanteria della Guardia nazionale dell’Esercito croato.

Il generale di brigata Rabar ha dato un contributo eccezionale alla difesa della Repubblica di Croazia e della città di Fiume nella Guerra patriottica, con il coinvolgimento diretto nella Questura di Fiume nelle attività di difesa, e poi organizzando e guidando la 111a brigata in difesa della patria sui campi di battaglia della Lika.

La commemorazione è stata organizzata dall’Associazione della 111a Brigata della Guardia Nazionale dell’Esercito croato e dalla Città di Fiume.

Alla presenza della famiglia di Sergio Rabar e dei suoi compagni d’armi, i discorsi commemorativi sono stati tenuti da Vlado Milković, a nome dell’Associazione della 111a Brigata di fanteria della Guardia nazionale dell’Esercito croato, e tutte le altre associazioni, dal presidente della Regione litoraneo – montana Zlatko Komadina, dal sindaco di Fiume Marko Filipović e dal consigliere del primo ministro croato Damir Krstičević.

Il sindaco Filipović ha sottolineato che la vita e il lavoro del generale di brigata Sergio Rabar rimarranno per sempre iscritti nella storia di Fiume.

Il sindaco di Fiume Marko Filipović ha lasciato un messaggio di condoglianze

“Lo ricorderemo come il primo generale della 111a Brigata dell’esercito croato, come uno dei creatori della nuova storia croata e dello stato indipendente della Repubblica di Croazia. Come grande amante della Patria e orgoglioso croato che ha svolto professionalmente tutti i compiti durante la guerra, così come tutti i membri della 111a Brigata dell’Esercito croato, ma anche molte altre brigate del più ampio territorio di Fiume e della regione. Questa è stata la prima brigata organizzata che ha difeso risolutamente Fiume e i suoi dintorni, che l’anno scorso ha festeggiato il suo 30° anniversario di attività. Sono lieto che con le sue attività cerchi di preservare i ricordi degli anni della guerra, che possono svanire tra le nuove generazioni, ma non devono essere dimenticati. La lotta per una Fiume libera, una Croazia libera, è stata ardua, lunga e difficile. Ecco perché quello che possiamo e dobbiamo fare è preservare i ricordi, ma anche i valori di libertà, con immensa gratitudine a tutti i nostri difensori, in particolare a coloro che hanno dato la vita per difendere la Croazia. Sebbene non conoscessi personalmente il defunto generale, di lui posso solo parlare con orgoglio. Proprio all’inizio dell’aggressione contro la Repubblica di Croazia, ha risposto all’appello della Patria e ha messo a disposizione tutte le sue capacità, conoscenze ed energie. L’amore per la propria terra, la determinazione, il coraggio erano più forti degli aggressori in quei giorni. Sergio Rabar ognuno ricorderà a modo suo. La sua famiglia, compagni, amici e concittadini. Ma in quel ricordo, saremo tutti legati da un senso di orgoglio e gratitudine all’uomo che ha combattuto per il Paese libero in cui viviamo oggi”, ha affermato Filipović.

Il funerale di Sergio Rabar si terrà mercoledì 9 febbraio nel Cimitero di Rovigno, con inizio alle 15:00.

Skip to content