Nel corso della 12a seduta del Consiglio cittadino si è discusso dell’attuale crisi energetica, in particolare per quanto riguarda il prezzo del gas che i nuclei familiari a Fiume utilizzano per il riscaldamento, la preparazione dell’acqua calda e per cucinare.

Nel corso della 12a seduta del Consiglio cittadino, la discussione è stata avviata dal Club dei consiglieri Možemo!, l’Azione dei giovani e l’Unione del Quarnero, e al termine della discussione è stata raggiunta una conclusione unanime su proposta di quel club e un’ulteriore proposta del Club dei consiglieri HDZ. In linea con queste proposte si ordina al sindaco, in qualità di rappresentante del proprietario di maggioranza, Città di Fiume, nell’Energo e quindi il Presidente dell’Assemblea dell’azienda, di convocare urgentemente una seduta dell’assemblea dell’azienda al fine di considerare tutte le possibilità per garantire il prezzo più accettabile per gli utenti del servizio di distribuzione del gas ed esaminare la possibilità di subentrare al pubblico servizio di distribuzione del gas senza compromettere il futuro funzionamento dell’Energo. Il sindaco informerà il pubblico sulla realizzazione di questa conclusione.

Nella spiegazione della sua conclusione, il Club dei consiglieri Možemo!, l’Azione dei Giovani e l’Unione del Quarnero si dichiara:

“Il prezzo del gas naturale per i nuclei famigliari che hanno stipulato contratti di mercato con l’Energo sarà più volte superiore dal 1° ottobre, secondo alcune stime anche fino a sei volte superiore a quello attuale. In questo momento, per questo motivo, l’Energo sta inviando ai clienti delle comunicazioni in cui sarà offerta loro la possibilità di cambiare fornitore o passare alla distribuzione di gas in regime di obbligo del servizio pubblico, cioè a prezzo regolamentato, o di accettare una nuova modalità di calcolo del prezzo, e quindi il prezzo stesso. “I cittadini troveranno una sorta di salvezza dall’enorme aumento dei prezzi nella risoluzione dei contratti con i distributori e nel passaggio al gas nell’ambito dell’obbligo di servizio pubblico, il cui prezzo è fissato fino al 1 aprile del prossimo anno”, sottolinea il club, aggiungendo:

“I clienti che hanno contratti di mercato stipulati con l’Energa, che sono la stragrande maggioranza dei casi nel consumo nel territorio di Fiume (circa il 75 per cento), attualmente pagano il gas naturale, a seconda del modello tariffario, anche fino al 65 per cento in meno rispetto al prezzo del gas naturale di 0,4383 kune per kWh (con IVA), nell’obbligo di servizio pubblico, che viene distribuito nel territorio di Fiume dalla Gradska plinara Zagreb. Si tratta di clienti che utilizzano il gas naturale anche per il riscaldamento degli spazi, e che hanno concluso contratti di mercato proprio per il prezzo più basso.

Dal 1 ottobre 2022 il prezzo per i clienti finali dipenderà dall’andamento del prezzo del gas in borsa. Dato che il prezzo cambierà su base mensile, l’Energo non può dire esattamente quanto il prezzo sarà. Questo metodo di calcolo ha comportato precarietà tra i cittadini e la risoluzione dei contratti in massa con l’Energo”.

A nome del Club dei consiglieri Možemo!, il consigliere dell’Azione dei Giovani e dell’Unione del Quarnero Nebojša Zelič (Možemo!), ha sottolineato che l’Energo ha inviato una lettera estremamente complicata e illeggibile, perché è stato spiegato concisamente come gli utenti dovrebbero tornare e passare alla GPZ. Affermano inoltre che la GPZ, a causa dei loro problemi, non risponde ai cittadini che hanno avviato la risoluzione del contratto con l’Energo e il passaggio alla GPZ, e, come sottolineato dal club, tra i cittadini si è insinuato il timore di ciò che accadrà ormai il mese prossimo.

Il consigliere Vedran Vivoda (Azione dei giovani) ha sottolineato che, a sua conoscenza, fissare il prezzo a fine mese è illegale e ha chiesto come verranno informati i cittadini sul prezzo del gas, che cambierà quotidianamente.

Il direttore dell’Energo, Sanjin Kirigin, ha sottolineato che nessuno avrebbe potuto immaginare questa situazione avvenuta sul mercato energetico a causa della guerra in Ucraina. “Secondo noi, il calcolo proposto da noi è il più equo e non è affatto illegale, perché abbiamo l’opinione dell’Hera (l’agenzia regolatrice per l’energia) e di diversi studi legali rispettati”, ha detto Kirigin.

Egli ha sottolineato che fissare il prezzo con un mese di anticipo porterebbe l’Energo al fallimento o l’Energo potrebbe guadagnare. Ha spiegato che l’Energo compra gas da grandi fornitori, con i quali fino ad ora aveva contratti che offrivano un prezzo fisso del gas per un anno, cosa che nessun fornitore vuole più, perché non vogliono rischiare perdite.

“L’unica cosa giusta e commercialmente giustificabile è che l’Energo faccia pagare la media per un mese e si prenda solo ciò che le appartiene, che è il margine di distribuzione. Abbiamo immaginato che ogni giorno avremmo pubblicato il prezzo sul sito web, in modo che le persone potessero fare i conti. Naturalmente, ci saranno pochi che rimarranno in un simile calcolo e la stragrande maggioranza passerà alla Gradska plinara Zagreb. Quelli che rimangono, supponiamo che consumino piccole quantità, quindi magari possono sopportare un prezzo leggermente più alto (un metro cubo, due per cucinare), e per gli altri supponiamo che passeranno. Poi quando il mercato si stabilizzerà, e quando l’Energo sarà in grado di offrire un prezzo più basso, tutti torneranno all’Energo. Certo, lo avevamo già: il 30% di loro era passato alla RWE, è tornato”, ha detto Kirigin, aggiungendo:

“Forse oggi è il momento di dire in modo chiaro e forte che è la cosa più intelligente per tutti in questo momento, perché la situazione non è normale, ed è assurdo da parte mia dirlo: tutti dovrebbero passare alla GPZ. La differenza tra la Borsa e il prezzo della distribuzione pubblica sarà pagata dal governo della Repubblica di Croazia, che ha preso in prestito 1 miliardo di kune e lo utilizzerà per pagare la differenza e prelevare gas dall’INA. Pertanto, lo stato e l’INA sosteranno l’onere dell’aumento del prezzo del gas in questo momento”, ha affermato Kirigin.

Rispondendo alla domanda posta da un consigliere, il direttore Kirigin ha sottolineato che è bloccato il prezzo dell’energia termica, il che significa che in questa stagione il prezzo del riscaldamento sarà lo stesso come nell’anno precedente. Gli utenti di energia termica saranno protetti. Ciò che a noi nell’Energo non è chiaro è il modo in cui verrà compensata la differenza nel prezzo tra noi e l’HERA. Mi auguro di cuore che tutti i professionisti rimasti presso l’HERA e il ministero competente, e ci sono alcuni, prendano la decisione giusta e che l’Energo non si metta nei guai e debba sostenere nuovamente i costi, perché noi quei mezzi finanziari non abbiamo”, ha detto Kirigin.

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