La SEI Gelsi ha festeggiato i 115 anni dalla costruzione e unitamente i 70 anni dall’insediamento della scuola con un programma adeguato organizzato nella sede della Comunità degli Italiani di Fiume.

Secondo la direttrice, Gloria Tijan, è dovere della scuola in quanto istituzione educativa, sotto la guida professionale degli insegnati, formare i giovani. “Nella nostra scuola coltiviamo la nostra appartenenza culturale, il dialetto fiumano nelle classi italiane e il dialetto ciacavo nelle classi croate. Ci sforziamo di creare un ambiente che permetta ad ogni alunno di esprimere la propria personalità, rispettando responsabilmente se stesso e gli altri. Insieme ai nostri alunni, ci impegniamo ogni giorno per creare solide basi per il loro felice futuro”, ha detto la direttrice Tijan, che ha ringraziato tutti gli ex e gli attuali colleghi per il loro lavoro dedicato che hanno intessuto una parte di se stessi in questa scuola.

Anche la vicesindaca Sandra Krpan ha espresso i propri auguri ai presenti, ricordando che la scuola non è solo un edificio, non la fanno solo i muri, banchi e sedie, ma la fanno anche gli alunni e i docenti, dietro i quali c’è tanta conoscenza, impegno, fatica e lavoro. “In questi 70 anni, su questi banchi si sono seduti molti nostri concittadini che, credo, hanno lasciato un segno indelebile nella storia della nostra città con il loro lavoro e i loro conseguimenti in vari campi. Sono sicura che quest’anno scolastico, così come ogni anno a venire, in questa scuola cresceranno persone che promuoveranno il nome della scuola elementare Gelsi, così come la nostra Fiume, in tutto il mondo con le loro capacità e conoscenze. Desidero davvero ringraziare tutte le generazioni di insegnanti che in questo luogo hanno formato, sviluppato ed educato i nostri concittadini, insegnato loro a valorizzare il patrimonio culturale, storico e linguistico della nostra città, a crescere e svilupparsi, con la loro città e per la loro città. Credo che oggi guardino con piacere agli adulti, ai quali un tempo aprivano le porte della scuola, per poi accompagnarli in tutte le altre che la vita porta”, ha salutato i presenti la vice Krpan.

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