Ai membri del Consiglio cittadino è stata presentata la proposta di delibera sul previo consenso all’indebitamento e sul rilascio di una garanzia al fine di rifinanziare gli obblighi finanziari in essere della municipalizzata Energo, che è all’ordine del giorno della seduta del Consiglio cittadino prevista per questa settimana.

Il sindaco di Fiume, Marko Filipović, ha sottolineato che la pratica di presentare le decisioni importanti ai consiglieri continua, in modo che i consiglieri abbiano l’opportunità di conoscere meglio le decisioni proposte prima della sessione del Consiglio cittadino e dell’incontro dei Comitati del Consiglio cittadino. Oltre al sindaco, che è anche presidente dell’Assemblea dell’Energo, i rappresentanti dell’Energo, il vicedirettore dell’Energo Marko Križanec e la responsabile del Servizio di supporto al funzionamento Gordana Grdinić hanno presentato ai consiglieri la proposta di delibera sul rifinanziamento.

Con l’obiettivo di stabilizzare ulteriormente il funzionamento dell’Energo, con la delibera si propone al Consiglio cittadino di approvare l’indebitamento dell’Energo attraverso un mutuo finanziario a lungo termine di 11,6 milioni di euro al fine di rifinanziare gli impegni finanziari in essere. Si tratta del cosiddetto mutuo club, un mutuo congiunto di più banche che avevano approvato il mutuo che viene adesso rifinanziato. Si propone che la Città di Fiume sia garante del mutuo per un importo pari all’80% dell’importo complessivo del mutuo, che ammonta a 9,28 milioni di euro, maggiorato degli interessi maturati e di altri costi. La suddetta garanzia rientra nell’ambito dell’eventuale indebitamento della Città di Fiume, che aumenta così di 1,24 punti percentuali, ma l’indebitamento della Città rimarrebbe entro il limite di legge.

Il primo passo della stabilizzazione aziendale è stato compiuto: l’acquisto di azioni e l’aumento di capitale dell’Energo

Nel dicembre 2022, il Consiglio cittadino ha preso due decisioni, sull’acquisto delle quote aziendali della società Hera S.p.A. nell’Energo, per cui la Città di Fiume è diventata proprietaria del 91,875% della società, e sull’aumento delle quote della Città di Fiume nel capitale sociale dell’Energo per un importo di 30 milioni di kune, destinate a rimborsare debiti a fornitori e prestiti per coprire la mancanza di fondi causata dalla crisi energetica.

“È tempo di tirare la riga dopo gli ultimi 15 anni di attività dell’Energo. Come annunciato, il consolidamento del funzionamento dell’Energo continua attraverso la trasformazione delle passività a breve termine che gravano sulle operazioni dell’azienda in una variante più stabile e a lungo termine e, a nostro avviso, una variante sostenibile”, ha affermato il sindaco Filipović.

Presentazione per i membri del Consiglio cittadino

In particolare, l’Energo si è trovata in difficoltà negli affari per motivi oggettivi nel periodo dal 2009 al 2014, quando l’allora regolatore delle attività energetiche (la Repubblica di Croazia, poi l’Agenzia croata, regolatrice per l’energia) non ha approvato l’aumento del prezzo di vendita dell’energia termica per garantire la tranquillità sociale, situazione in cui il prezzo dell’energia era in aumento, per cui l’Energo era costretta a vendere l’energia termica a prezzi inferiori ai prezzi di acquisto dell’energia per la sua produzione. Questo ha portato l’intero settore a registrare perdite a livello statale.

La Città di Fiume ha quindi ritenuto che in una situazione di oggettiva crisi energetica globale, sia necessario sostenere l’azienda che opera sul territorio della città di Fiume dal 1989, che impiega più di cento dipendenti e svolge con successo attività di eccezionale importanza per la città e i suoi cittadini.

Il secondo passo della stabilizzazione aziendale – rifinanziamento del debito complessivo dell’ Energo con l’obiettivo di raggiungere un buon livello di liquidità

Inoltre, tenendo conto dell’eccezionale importanza dell’Energo e della necessità di stabilizzazione, si propone di rifinanziare il debito complessivo dell’Energo. I prestiti a breve termine che l’Energo è riuscita negli anni scorsi a riprogrammare in accordo con le banche in finanziamenti a lungo termine rappresentano un onere per la liquidità dovuta agli investimenti. Si suggerisce di coprire i prestiti a breve termine sfavorevoli con un mutuo a lungo termine, che equilibrerebbe la liquidità dell’Energo a lungo termine e garantirebbe un funzionamento stabile. Se il rifinanziamento non viene effettuato, l’Energo non sarà in grado di rimborsare i prestiti esistenti.

Il rifinanziamento include un gran numero degli obblighi di prestito con diversi importi, condizioni e durata, e la maggior parte di essi ha in comune il fatto che i suddetti obblighi sono stati assunti per finanziare la liquidità in circostanze di difficoltà operative, nonché il fatto che le condizioni di credito e le condizioni di rimborso sono sfavorevoli per la società e rendono difficile la liquidità e la regolare operatività dell’Energo in tempi di crisi energetica.

Nel corso del 2023, gli importi annui dei rimborsi in quota capitale dei prestiti previsti per il rifinanziamento ammontano complessivamente a 7.186.584,00 euro, di cui il rimborso per la parte dei finanziamenti a lungo termine ammonta a 1.682.018,00 euro, e la differenza di 5.504.566,00 euro si riferisce al rinnovo dei prestiti a breve termine nel corso dell’anno, ovvero il loro rimborso alle scadenze.

Sulla base delle informazioni ricevute dalle banche, è stato stabilito che, in caso di mancata realizzazione del rifinanziamento, esse sarebbero costrette a chiedere il rimborso dei prestiti a breve termine, ovvero non potrebbero prorogare ulteriormente la scadenza degli stessi, che nella situazione di crisi energetica, un ridotto volume di operatività e la già compromessa liquidità dell’Energo non è in grado di realizzare.

Questo rifinanziamento del debito esistente dell’Energo ridurrebbe il costo finanziario associato alla proroga di ogni singolo prestito, che oggi la società paga regolarmente. Si tratta dei costi di approvazione dei prestiti a breve termine che si rinnovano ogni anno, e spariranno del tutto con il rifinanziamento richiesto.

I costi di compensazione per il Mutuo club ammonterebbero a 81.200,00 EUR una volta e 5.000 EUR all’anno, il che ridurrebbe cumulativamente i costi nei prossimi anni e migliorerebbe la liquidità, che è proprio l’obiettivo del rifinanziamento dei prestiti. Inoltre, il materiale e la proposta di delibera definiscono i termini di utilizzo e rimborso del Mutuo club e al materiale stesso è allegato il piano di rimborso del futuro Mutuo club.

Poiché il mutuo sarà rimborsato in 10 anni, con la prima rata in scadenza il 30 giugno 2023, il rimborso del prestito sarebbe assicurato dal regolare funzionamento.

Il futuro e la prospettiva dell’Energo dopo il rifinanziamento

Si prevede che dopo il superamento della crisi energetica, che il pubblico degli esperti prevede nel 2024, il gas continuerà ad essere una fonte energetica desiderabile e disponibile. L’Energo intende fare il massimo sforzo per riportare gli utenti della sua area alla propria ditribuzione, cercando di fornire loro il prezzo dell’energia più favorevole.

La stabilizzazione del funzionamento significa anche garantire il regolare proseguimento del progetto UE ” Rinnovo del sistema di riscaldamento nella città di Fiume”, che prevede un aumento degli standard di servizio e della sua efficienza, includendo allo stesso tempo fonti di energia verde. Questo consentirà inoltre la realizzazione degli ambiziosi piani della Città di Fiume per rinnovare l’illuminazione con un’efficiente illuminazione a LED, garantendo così il mantenimento dell’elevato standard comunale di questo segmento in futuro.

Nel novembre 2022, di comune accordo, l’Energo è entrata a far parte del gruppo per il riscaldamento presso la Camera di commercio croata per l’implementazione del progetto D2Heat, che prevede lo sviluppo degli studi e delle soluzioni tecniche necessarie per il futuro miglioramento del sistema di riscaldamento al fine di renderlo il più efficiente possibile dal punto di vista energetico e utilizzare fonti energetiche rinnovabili come primarie. L’attuazione del progetto D2Heat è stata cofinanziata fino al 95% dell’importo con sovvenzioni a fondo perduto dell’UE nell’ambito del programma LIFE.

L’Energo prevede di partecipare alla gara per un fornitore con obbligo di servizio pubblico, che si terrà nel 2024. Nel campo delle fonti energetiche rinnovabili, in particolare solare, e della fornitura di energia elettrica in generale, prevede di avviare progetti in collaborazione con partner privati e pubblici. In futuro, si prevede di utilizzare gli stessi/esistenti gasdotti di distribuzione del gas per una miscela di gas naturale e fonti alternative di energia/combustibile come idrogeno e biogas o biometano.

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