Il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea è il primo edificio ristrutturato dell'ex fabbrica Rikard Benčić.

Il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea ha trovato la sua sede nel cosiddetto edificio H dell’ex fabbrica Rikard Benčić, con il quale è stata iniziata la realizzazione della visione del quartiere artistico di Fiume.

I nuovi locali del museo sono stati inaugurati con una grande retrospettiva del performer e artista concettuale Tomislav Gotovac “L’anticipatore delle crisi – Non chiedetemi dove andiamo”. La mostra è stata anche il programma preliminare del progetto Capitale europea della cultura Fiume 2020.

Informazioni sul progetto:

L’edificio H è stato originariamente costruito per le esigenze della fabbrica di tabacco negli anni ’90 del XIX secolo. Nella prima fase della sua ristrutturazione, parte del piano terra e del primo piano sono stati messi in funzione, principalmente per allestimenti galleristici. Uno dei pregi dello showroom sta nel fatto che i pavimenti sono stati mantenuti nella loro forma originaria, con minimi ripristini, che, insieme alle colonne portanti, danno allo spazio una nota contemporanea e patina allo stesso tempo.

La superficie complessiva dello spazio ristrutturato è di 1.550 mq. Il valore dei lavori ammontava a 6.793.820,63 kune e la ristrutturazione è stata finanziata con i fondi di bilancio della Città di Fiume.

Concetto di ristrutturazione in due fasi

Si prevede che l’intera attività museale con tutti i contenuti necessari sarà realizzata nella seconda fase, in cui il museo sarà ampliato al resto dello spazio al piano terra e ai due piani superiori, che la Città di Fiume ha acquistato nel corso del 2020. Il secondo piano e il sottotetto sono destinati all’ulteriore sviluppo e ampliamento del Museo, come previsto dalla Strategia di sviluppo culturale della Città di Fiume 2013-2020 e dal progetto architettonico preparato.

Numerosi premi a questo progetto

Dinko Peračić, architetto secondo il cui progetto è stata realizzata la ristrutturazione, durante l’inaugurazione ha sottolineato che non si tratta di un museo classico, ma di un museo in formazione, che i dipendenti del Museo infine trasformeranno con i loro programmi secondo le loro esigenze e quelle dei cittadini.

Per il progetto del nuovo MAMC, l’architetto Peračić ha ricevuto nel 2018 il premio “Bernaido Bernardi” dell’Associazione degli architetti croati. Il premio viene assegnato ogni anno per il miglior risultato nel campo del design e della decorazione d’interni.

Inoltre, all’evento annuale di creatività visiva, design e architettura “Zagrebački Salon”, organizzato a ottobre dall’Associazione degli architetti croati, il progetto del nuovo museo ha vinto il premio Grand Prix del Salone.

Insieme a Miranda Veljačić, Emina Višnić e Slaven Tolja, Peračić ha anche ricevuto il premio Grand Prix del Salone per il progetto “To trebamo – to radimo”, nell’ambito della performance croata alla 15a Biennale di architettura di Venezia, che come esempio di una nuova pratica architettonica, presenta il concetto di conversione dell’edificio H alle esigenze del nuovo edificio del MAMC.

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