Il progetto relativo all’istituzione del Centro sociale di Drenova è stato presentato al Museo Regionale di Drenova per il quale è stata assicurata una sovvenzione a fondo perduto dell’UE di quasi due milioni di kune.

La maggior parte dei fondi sarà stanziata per la ristrutturazione energetica dell’edificio che ospita il Museo Regionale di Drenova e si prevede che i lavori saranno completati entro l’estate. Inoltre, nell’ambito del progetto, verranno rafforzate le associazioni di Drenova, che finora offrivano ai cittadini eventi culturali e sociali a Drenova. Altre associazioni interessate potranno unirsi al lavoro del Centro, al fine di arricchire la vita della comunità locale con nuovi contenuti. Durante i due anni di progetto sono previste persino 62 attività dedicate ai cittadini, la prima delle quali parte in primavera.

Il valore totale del progetto ammonta a 1.989.150,74 kune, di cui 1.690.778,13 kune o l’85% è cofinanziato dal Fondo sociale europeo attraverso il programma operativo Risorse umane efficaci 2014-2020, mentre il resto dei fondi nell’importo di 298.372, 61 kune è stato procurato dall’Ufficio del governo croato per la cooperazione con le ONG.

La comunità dei cittadini attivi di Drenova ottiene uno spazio di migliore qualità per il proprio lavoro

Il titolare del progetto è il Centro sociale di Drenova e il partner capofila è l’Associazione Senza Frontiere, e i partner progettuali sono l’Associazione per lo sviluppo della società civile SMART, l’Associazione per lo sviluppo e la promozione del corniolo Dren e la Città di Fiume.

“Grazie all’implementazione di questo progetto, Drenova dovrebbe ottenere un centro sociale. Con i fondi ottenuti, ristruttureremo l’edificio e aumenteremo il numero di programmi “, ha detto il project manager Davorka Medved dell’associazione Senza Frontiere. Attraverso il progetto, l’associazione Senza Frontiere organizzerà storie di quartiere, discussioni individuali e di gruppo di esperti sui bisogni reali della comunità locale e lezioni nell’ambito del Programma di apprendimento socialmente utile e i lavori socialmente utili nella comunità finalizzati allo sviluppo della comunità locale. Saranno organizzate serate di film e musica, prove e un concerto corale, oltre a una serie di laboratori didattici “Drenova virtuale”, che si concentreranno su una migliore comprensione delle tecnologie avanzate di comunicazione e informazione e il loro utilizzo.

L’edificio, conosciuto come il “Confine”, è oggi il simbolo del collegamento della comunità

Fin dall’inizio delle attività le associazione di Drenova, sono sostenute dalla Città di Fiume, che ha ceduto alle associazioni l’edificio che ospita l’attuale Museo Regionale. La Città di Fiume partecipa a questo progetto affittando l’edificio gratuitamente e sostenendo le attività di ristrutturazione.

“Abbiamo una collaborazione eccezionale con le associazioni Senza Frontiere e Dren. Il loro lavoro finora è un buon esempio di ciò che si può fare quando c’è buona volontà e iniziativa. Hanno riuscito a ricevere la sovvenzione a fondo perduto di quasi due milioni di kune, il che migliorerà sicuramente il lavoro di tutta questo spazio ed è un buon segnale per altre associazioni, come garantire il funzionamento a lungo termine con progetti ben concepiti, senza affidarsi solo sul bilancio cittadino”, ha detto il sindaco di Fiume Vojko Obersnel, accompagnato dal suo vice Marko Filipović.

L’edificio del Museo Regionale di Drenova è collegato alla rete a banda larga cittadina, che consente alle associazioni di utilizzare tutti i servizi di informazione e comunicazione disponibili della Città di Fiume, come l’accesso ad Internet a banda larga o l’uso di applicazioni comuni.

L’edificio che ospita il Museo è noto agli abitanti di Drenova come il “Confine” perché in un periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale, i doganieri italiani vi soggiornarono per controllare il confine tra gli allora Regno d’Italia e il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni.

“C’è molto simbolismo in tutta questa storia: l’edificio è stato creato come risultato della divisione, e ora sta vivendo la sua nuova ascesa grazie alla vita in un’Europa unita”, ha detto il sindaco Obersnel.

La Città di Fiume parteciperà attivamente alla creazione di un modello di gestione collaborativo e partecipativo del Centro sociale di Drenova, mentre l’Associazione per lo sviluppo della società civile Smart fornirà supporto nello sviluppo del modello. Nell’ambito del progetto, l’Associazione Smart è responsabile per la preparazione e l’attuazione di programmi educativi e di tutoraggio per le associazioni Senza Frontiere e Dren e altre organizzazioni della società civile locali interessate al fine di rafforzare le loro capacità nel campo della gestione delle società senza scopo di lucro.

Continuazione della promozione del super-frutto – il corniolo

Nel 2021, l’Associazione Dren celebra il decimo anniversario dell’attività nella promozione del corniolo, con la ricerca scientifica confermata come “un super-frutto”, quindi l’istituzione del Centro sociale di Drenova significherà molto per loro, perché la ristrutturazione dell’edificio consentirà loro di lavorare tutto l’anno e approfondire il programma ha detto la presidentessa dell’associazione Dren Vesna Lukanovic.

Nell’ambito del Centro sociale di Drenova, l’Associazione Dren implementerà un programma per promuovere la salute e prevenire le malattie attraverso lezioni professionali, seminari sulla coltivazione e lavorazione del corniolo e seminari sull’aggiornamento del catasto del corniolo esistente. Oltre all’incontro dedicato alle proprietà salutari e nutrizionali del corniolo, l’associazione organizzerà anche l’evento Giornate del corniolo.

La video presentazione del progetto è disponibile su pagina Facebook del Museo Regionale di Drenova.

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