Il progetto triennale di una nuova sintesi inerente alla storia di Fiume presenterà in modo interdisciplinare lo sviluppo storico di Fiume e la sua identità urbana e si tradurrà in un nuovo libro sulla storia della città.

Oltre a storici e operatori culturali, nel progetto saranno coinvolti esperti di vari settori, per mostrare lo sviluppo dell’industria e dell’economia della città e per identificare in modo equilibrato gli altri elementi che costituiscono dell’identità cittadina.

Vale a dire, l’ultima storia di Fiume risale al 1988, quindi è necessario creare una sintesi della storia che includa argomenti che non sono stati trattati finora. L’obiettivo è rendere un testo scientificamente comprensibile a qualsiasi lettore interessato.

Il caporedattore del progetto è Marko Medved, professore presso il Dipartimento di scienze sociali e umanistiche nella Medicina della Facoltà di medicina di Fiume, e il progetto è sostenuto dalla Città di Fiume, dalla Regione litoraneo montana e dall’Università degli studi di Fiume.

Il sindaco di Fiume, Marko Filipović, ha espresso la sua soddisfazione che il professore Medved ha accettato questo compito per nulla semplice: sintetizzare l’interessante e ricca storia della città sulla Rječina. Il progetto è stato presentato proprio nella giornata di San Vito, santo patrono della città di Fiume.

“Sarà un’opportunità per lasciare un’opera capitale sulla storia di Fiume alle generazioni a venire. All’iniziatore e a tutto il gruppo di lavoro spettano tanto studio e tanta ricerca e spero che otterremo un manuale che Fiume si merita, in quanto, se la nostra storia non viene fermata sulla carta, tendiamo a dimenticarla”, ha detto il sindaco Filipović.

Professore Medved si è detto consapevole che il progetto che sta intraprendendo con i suoi colleghi è impegnativo e difficile, ma senza alcun dubbio necessario.

MARKO MEDVED, VOJKO BRAUT, MARKO FILIPOVIĆ E DAVOR VAŠIČEK

“L’ultima sintesi della storia di Fiume è stata pubblicata 34 anni fa, in un contesto sociale diverso in cui alcuni argomenti rilevanti per il passato di Fiume erano ancora temi tabù. La necessità di redigere una nuova sintesi della storia fiumana nasce, quindi, dall’aspetto sociale. Ciò diventa ovvio nel momento in cui, per svariati interessi, spesso quotidiano-politici si manipola il suo passato e si utilizzano selettivamente eventi dello stesso, generando tensioni e insoddisfazione, sia tra gli storici che tra i cittadini. Pertanto, la necessità della nuova sintesi deriva anche da ciò che gli storici chiamano storia pubblica, storia al di fuori degli ambienti accademici, che è legata alla politica dell’identità, alla cultura della memoria, ecc., ha detto Medved.

Gli autori-collaboratori appartengono alla comunità accademica, ma in questa sintesi avranno un posto anche quelli al di fuori di questi circoli; gli autori sono croati e stranieri. La chiave per il socio è che si occupa degli argomenti fiumani e di Fiume e che i suoi lavori pubblicati, sia scientifici che professionali, sono rilevanti. Il progetto triennale di scrittura della storia di Fiume sarà realizzato con il sostegno finanziario della Città, della Regione e dell’Università, ma gli autori sono autonomi e indipendenti nella loro scrittura. Medved ha ricordato che la famosa storia di Fiume di Kobler della fine del 19° secolo e la sintesi della storia del 1988, ampiamente riconosciute e citate, sono state create con il sostegno finanziario della città.

Nei primi due anni relativi al progetto gli esperti si concentreranno sulla ricerca di materiale e sulla stesura di articoli, mentre il terzo anno sarà dedicato alla revisione e pubblicazione dello scritto. La monografia dovrebbe essere pubblicata nel 2025, in collaborazione con la casa editrice Ex libris di Fiume.

“Questa sintesi della storia dovrebbe contribuire a definire l’identità della nostra città. L’identità non è mai completamente definita ed è soggetta a modifiche. È necessario seguire il principio secondo il quale, senza rinunciare alla propria identità, si dovrebbe rimanere aperti agli altri, anche confrontandosi con narrazioni storiche diverse dalla nostra. Vedo gli aggettivi che la nostra Università di Fiume usa per descrivere la visione delle sue attività come appropriati per questo progetto di sintesi della storia: apertura, inclusività, innovazione, diversità, inclusività.

L’identità del popolo fiumano è ovviamente contrassegnata dall’appartenenza nazionale, ma a Fiume più che altrove si è ritenuto che una persona fosse contrassegnata anche da altre identità e che l’etnia non dovesse essere assoluta. Dopo la seconda guerra mondiale vi fu un grande egozodus, per lo più italiani, ma anche altri cittadini. Le opportunità di lavoro hanno portato in città molti nuovi residenti da vicino e lontano, dalla Croazia e da tutta la Jugoslavia. Le opportunità di lavoro attiravano persone e questo non sarebbe successo senza le grandi aziende fiumane e lo sviluppo economico dell’epoca.

“Questa sintesi della storia tenderà al superaamento delle divisioni ideologiche, ma senza falsificare i processi legati alla lotta per la statualità della città. Una particolare complessità si manifesta nella presentazione del 20° secolo, dove dovrebbero essere inclusi temi finora tabù come l’esodio italiano, e la loro partecipazione all’identità di Fiume. La sintesi della storia di Fiume dovrebbe anche valorizzare la storia dell’arte, dell’educazione, della medicina, della musica, della letteratura e la storia della chiesa, ecc.”, ha concluso Medved.

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