In occasione dell’annuncio dei rappresentanti della piattaforma politica Možemo! Ana Marković e Nebojša Zelić dell’intenzione di avviare all’interno del Consiglio cittadino l’iniziativa di indire un referendum sulla vendita del lotto in Žabica che comprende anche la costruzione della nuova stazione degli autobus, il sindaco di Fiume Marko Filipović invia in risposta il seguente comunicato stampa:

“Sono contento che i colleghi della piattaforma Možemo! ripensano i progetti cittadini perché non è raro che nuove idee e visioni diverse dal solito infine diano vita a una cosa giusta. Tuttavia, in questo caso concreto, semplicemente non è così, perché quello che Možemo! afferma come la sua argomentazione semplicemente non è vero.

I rappresentanti della piattaforma Možemo! invitano i cittadini al referendum e contemporaneamente dimostrano di non saperne nulla del progetto Complesso Žabica e non lo hanno capito in senso tecnico. Se lo avessero seguito non avrebbero potuto sostenere che la decisione sulla vendita è stata presa tempestivamente. Se lo avessero capito non avrebbero potuto illustrarlo erroneamente ai cittadini sia in materia tecnica che per quanto concerne la possibilità di realizzazione.

Per quanto riguarda il primo atteggiamento, posso confermare dalla mia esperienza che è stata l’impazienza e persino l’irritazione per la mancata costruzione del progetto Žabica occidentale a caratterizzare non solo i confronti tra rivali politici durante la campagna elettorale dello scorso anno, ma anche le domande che gli stessi cittadini ci hanno inviato nella partita elettorale. Inoltre, durante i miei due mandati di vice sindaco, così come durante l’anno passato in cui ricopro la carica di sindaco, ho assistito ad accesi dibattiti nel Consiglio cittadino in cui la mancata realizzazione della stazione degli autobus, ovvero il complesso Žabica occidentale , era usata come argomento per calcoli politici. Allo stesso tempo, è interessante notare che non si è posta la questione di questo o quel modello di realizzazione, dell’età del progetto, delle capacità dell’investitore, ecc.

Per quanto riguarda il secondo atteggiamento, il parcheggio non sarà costruito come un garage sotterraneo ma come un garage fuori terra, né dieci anni fa sono stati spesi milioni di kune in vari studi, per poi abbandonare tutto. Ma questa è anche una parte minore del problema di non comprendere il progetto. Il problema più grande è che, con il pretesto della preoccupazione per la partecipazione dei cittadini al processo decisionale, quegli stessi cittadini vengono ingannati suggerendo possibilità di realizzazione che non lo sono. Non inganniamo i cittadini dicendo che è possibile ottenere fondi europei, ma, beh, io e i miei colleghi non ci siamo ricordati di farlo, anche se era già stato fatto nel 2018, ma da allora, beh, niente. Non suggeriamo che il progetto Žabica occidentale possa essere inserito nel Piano nazionale di ripresa, perché il suo contenuto, noto almeno dal mese di marzo 2021, mostra che gli investimenti nel segmento dei trasporti sono diretti ad aree completamente diverse. Non parliamo di vendita dei diritti di costruzione, e omettiamo di dire ai cittadini che gli investitori non accettano un modello del genere.

Pur essendo favorevole al potere decisionale dei cittadini sui temi importanti per la città, l’invito che è stato trasmesso con questi scarsi livelli di conoscenza della materia, assomiglia a un paravento per evitare la propria responsabilità che dovrebbe venire dimostrata già alla prossima riunione del Consiglio cittadino.

Proprio per questi motivi e per il fatto che la decisione sulla vendita degli immobili non la prende il sindaco, ma il Consiglio cittadino, desidero chiarire alcune cose.

Con la costruzione del complesso Žabica i cittadini di Fiume e di tutta la Regione potranno disporre di un moderno terminal bus con 14 piattaforme, un parcheggio con 800 posti macchina, nonché contenuti commerciali e di servizio. La Città costruirà la viabile a sud e ricostruirà piazza Žabica per dare la priorità all’organizzazione del traffico pubblico in centro città.

Si attendono molteplici flussi di reddito immobiliare e non una tantum: rispettando l’offerta ottenuta nella gara, dalla vendita di immobili la Città e la Rijeka plus genereranno un reddito di oltre 85 milioni di kune, alla Città di Fiume verrà pagato il contributo comunale al momento del rilascio del permesso di costruire, e dopo la costruzione del Complesso, gli obblighi finanziari del proprietario sulla base delle tasse comunali e della tassa sui monumenti storici, ammonteranno, secondo i valori odierni, a quasi 4,8 milioni di kune ogni anno. Devo dire che l’offerta della società Best in Parking Razvoj arrivata in risposta al bando di gara è nettamente superiore rispetto al valore stimato, che, credo tutti possano capire, non è proprio cosa da poco, soprattutto in questi tempi incerti.

Anche l’interesse pubblico del luogo è tutelato in molteplici modi: in fase di costruzione, fideiussioni bancarie per un importo di 2 milioni di euro. Non esiste il pericolo che il progetto venga modificato perché è stato definito con il piano d’assetto dettagliato, e gli obblighi secondo i progetti e il concetto che era stato aggiudicato nella gara pubblica sono permanenti. In termini di capacità di parcheggio, nonostante si tratti di un garage in una posizione attraente, la Rijeka plus continuerà a gestire due volte e mezzo più posti auto rispetto a tutti i proprietari dei parcheggi privati e i fondi ottenuti dalla vendita saranno investiti per aumentare le capacità, motivo per cui si teme che non potremo influenzare il prezzo dei parcheggi in città è davvero ingiustificato. Allo stesso modo, la costruzione del garage nell’ambito di questo progetto consentirà di rimuovere tutte le auto dalla riva e di metterla in funzione dei contenuti pubblici per i cittadini.

La realizzazione del Complesso, del valore di circa 70 milioni di euro, sarà un’occasione per il coinvolgimento di un gran numero di soggetti economici, che avrà sicuramente effetti positivi sull’economia, e non va dimenticata la necessità di mantenere il Complesso dopo la costruzione, che collegherà permanentemente parte delle capacità esistenti o stimolerà la creazione di nuove capacità.

Infine, poniamoci una domanda molto semplice: la città di Fiume è stata in grado di realizzare con le proprie forze il Complesso Žabica occidentale e sarà in grado di realizzarlo nel prossimo futuro? Credo che la risposta sia semplice e non abbia bisogno di essere spiegata: No!

Pertanto, dopo tutto l’impegno nella promozione del progetto, cerchiamo di non inviare messaggi negativi ai possibili investitori proponendo un referendum”, ha fatto sapere il sindaco,

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